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7 ago 2024
SZŐREG 1849 – 2024
La prima settimana di agosto ha segnato per l’Acrimperi un nuovo primato nella sua storia: la trasferta rievocativa più lunga mai affrontata dai nostri soci, diretti nella lontana Ungheria per partecipare ad un evento in memoria di un episodio fondamentale della Rivoluzione ungherese del 1848-1849.
Lungo la strada per l’evento il gruppo di temerari avventurieri dell’associazione si è fermato a visitare tre bellissimi siti dal grande patrimonio culturale, ideali per aumentare le proprie conoscenze storiche relative al periodo e scoprire luoghi altrimenti difficili da raggiungere.
Nel viaggio d’andata il primo sito visitato è stato il Palazzo Esterházy a Fertőd, sede estiva di una delle più importanti casate nobiliari ungheresi. Ha fatto seguito una tappa presso la capitale ungherese, tra le vie del suo centro storico, mostre nei musei nazionali e il maestoso castello di Buda. Durante il tragitto di ritorno i nostri soci si sono recati in visita al castello di Forchtenstein in Austria, fortezza d’origine medievale che per secoli fu sede dei reparti militari posseduti dagli Esterházy, e che ancora oggi conserva una enorme e incredibile collezione.
La destinazione principale della trasferta in terra magiara è stata certamente la periferica Szőreg, paesino appena fuori Szeged (Seghedino), sul confine tra Ungheria e Serbia. Acrimperi ha accolto favorevolmente l’invito dei colleghi ungheresi a partecipare alle celebrazioni a ricordo il 165° anniversario della battaglia di Szőreg, combattuta il 5 agosto 1849, culminata con una bella rievocazione campale tra l’esercito dell’Impero d’Austria e quello rivoluzionario ungherese.
Storicamente, la battaglia di Szőreg fu nella campagna attorno alla città di Szeged, tra l'esercito rivoluzionario ungherese guidato dal generale Henryk Dembiński e l’armata Imperial Regia del Feldmaresciallo Julius Jacob von Haynau.
L'esercito austriaco era rinforzato anche da un contingente dell’Impero russo, che aveva deciso di intervenire militarmente come alleato di Vienna per combattere le insurrezioni che sconvolsero l’Europa durante la Primavera dei Popoli.
Divisa in tre colonne, l’armata imperiale discese l’Ungheria lungo il Danubio premendo da nord su Szeged, città fortificata dell'Ungheria meridionale lungo il fiume Tibisco, e che rappresentava uno degli ultimi capisaldi ancora in mano ai rivoluzionari ungheresi dopo più di un anno dall’inizio dell’insurrezione del 1848.
Quando il leader ungherese Kossuth venne a conoscenza dei piani di Dembiński che stava organizzando una ritirata verso la città di Arad, invitò il generale Józef Bem a risalire la Transilvania per raggiungere il collega, per riunire le proprie truppe in attesa dell’assedio finale da parte delle forze austro-russe.
Ma Haynau fu abile nell’attraversare e muovere rapidamente a sud del Tibisco, riuscendo ad intercettare le forze ungheresi con le proprie avanguardie di cavalleria poco più a sud, presso il villaggio di Szőreg. Dembiński, rimasto ferito nello scontro, decise il ritiro delle proprie forze, lasciando agli austriaci modo di consolidare la propria testa di ponte oltre il fiume, riunendo un esercito di circa 28mila uomini e circa 160 cannoni. Con il grosso della sua armata a quel punto riorganizzata al di là del fiume Tibisco, il Feldmaresciallo austriaco sorprese Dembiński muovendo all’attacco delle truppe ungheresi in ritirata verso sud, e non verso est come ordinato da Kossuth. L’intensa battaglia che scaturì fu decisa dalla soverchiante potenza di fuoco dell’artiglieria imperiale e dalla volontà del comando ungherese di evitare lo scontro.
Il compito di coprire la ritirata ungherese, è degno di menzione, fu affidato alla cavalleria del generale ungherese Arisztid Dessewffy e ai volontari della Legione Polacca del colonnello Władisław Zamoyski, mentre i volontari della Legione italiana guidata dal colonnello Alessandro Monti, ostacolarono l'attraversamento del Tibisco da parte del III corpo austriaco del generale von Ramberg.
La battaglia fu un successo tattico austriaco e rappresentò anche una vittoria dal punto di vista strategico, poiché Dembiński fallì nel ritirarsi verso Arad, come richiesto da Kossuth,
dove avrebbe potuto unire le sue truppe con l'esercito dell'Alto Danubio guidato da Artúr Görgei.
L’immensa distanza percorsa per raggiungere Szőreg ha reso l’evento un successo e un’avventura particolarmente divertente per la nostra squadra di fanti del KK. IR. Nr. 14, che ha offerto diversi stimoli e ha persino valso la stima e la curiosità dell’organizzazione e del pubblico magiaro.
Ringraziamo per la cortesia e l’ospitalità tutti i rievocatori e amici incontrati durante la rievocazione, ed in particolare la “Sorgyalog Hagyományőrző és Kulturális Egyesület” l’associazione del gruppo storico KK. IR. Nr. 61 St. Julien, che ha organizzato l’evento e ci ha accolto a braccia aperte.
La storia e il mondo della rievocazione non hanno confini: con Acrimperi si spinge in ogni punto d’Europa. Cosa aspetti? Contattaci e vivi la storia!
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